God, Humanity and the Cosmos: A Textbook in Science and Religion

Il volume rappresenta probabilmente il primo esempio di un vero e proprio libro di testo per un corso di Religion and Science. L’approccio e il contenuto del volume riflettono le modalità con cui la tematica viene affrontata in ambiente anglosassone (il direttore dell’opera, Christopher Southgate è professore di Teologia all’Università di Exeter, Regno Unito). Il suo pregio sta nella sistematicità e nella completezza con cui vengono messi sul tappeto tutti i principali temi di discussione o di semplice confronto fra teologia e pensiero scientifico, privilegiando un’esposizione didatticamente attraente (mediante il ricorso a schede ed esercizi) e ben documentata sia dal punto di vista bibliografico, sia nella presentazione del pensiero dei maggiori autori coinvolti in campo. Il suo limite deriva da una insufficiente profondità teologica, in quanto ai maggiori argomenti trattati non corrisponde un’adeguata documentazione biblica, patristica e concettuale, circa i modi con cui la tradizione cristiana ha affrontati i vari problemi che lì si suscitano. Occasionali i riferimenti al magistero della Chiesa cattolica. Su questioni inerenti il peccato originale, il modo di agire divino nella natura (miracoli), l’ispirazione e l’esegesi biblica, si privilegiano le visioni accreditate presso la teologia delle Chiese provenienti dalla Riforma. Come tale il volume non può essere impiegato come libro di testo per un corso su Scienza e Religione in un centro accademico di ispirazione cattolica o comunque in un corso ove si voglia esporre in modo completo e pertinente la posizione della Chiesa cattolica. Al tempo stesso, il lettore esperto, specie se docente, potrà giovarsi della sua utile sistematizzazione e delle numerose informazioni bibliografiche e documentali ivi riportate, trattandosi di conoscenze e di informazioni con le quali, se intende impartire corsi di questo tipo, dovrà in un modo o nell’altro venire in ogni caso in contatto.