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Prossima fermata: Luna

Giuseppe Reibaldi
President of Moon Village Association, Vienna
2019

Il volo spaziale umano è iniziato nel 1961 con il lancio di Yury Gagarin. Da allora, la maggior parte delle missioni umane sono state effettuate nella cosiddetta "Low Earth Orbit" (LEO), ossia a un'altitudine orbitale di circa 400 km. Centinaia di astronauti hanno volato in zona LEO, e negli ultimi 20 anni la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è stata permanentemente abitata.

La Stazione Spaziale Internazionale è stata un enorme successo politico e tecnico. Tuttavia, il programma ISS terminerà nei prossimi anni, anche se gli stakeholders interessati a livello nazionale/internazionale negli Stati Uniti, Europa, Giappone, Russia, Cina e altri continueranno le loro attività. Nuove e importanti iniziative imprenditoriali sono previste nella LEO e ciò consentirà un costante utilizzo delle attuali opportunità per fornire una gamma di nuovi servizi. È il momento di guardare alla nostra prossima tappa oltre LEO.

È la Luna la prossima destinazione dell'umanità? Perché dovremmo tornarci dopo 50 anni?

La Luna è la prossima destinazione poiché è il corpo più vicino alla Terra, raggiungibile in soli 3-4 giorni di viaggio – molto meno rispetto ai circa 8 mesi necessari per raggiungere Marte.

Perché dovremmo tornare lì?

Quando siamo andati sulla Luna negli anni '60, le motivazioni erano radicate nella realtà politica della Guerra Fredda. Gli Stati Uniti erano in corsa per lo spazio con l'URSS fin dal lancio dello Sputnik nel 1957: andare sulla Luna prima dei Russi era diventata una priorità nazionale che aveva lo scopo di dimostrare al resto del mondo che il sistema occidentale era il migliore.

Una volta che la corsa allo spazio fu vinta dagli Stati Uniti quando l'Apollo 11 sbarcò sulla Luna nel luglio 1969, la motivazione a continuare con l'esplorazione della Luna venne meno, così terminarono le missioni Apollo. L'ultimo uomo a mettere piede sulla Luna lo fece nel dicembre 1972, con la missione Apollo 17.

In quasi mezzo secolo dall'ultima missione umana sulla Luna, molto è cambiato:

- Nuove scoperte sono state fatte sulla Luna, come la presenza di acqua o di materiali e terre rare e di altre risorse potenzialmente economicamente preziose;

- Le industrie private posseggono oggi nuove tecnologie utili per intraprendere missioni impegnative e stimolanti, come l'atterraggio di una navicella spaziale sulla Luna, senza avere necessità di un sostegno governativo, e per creare modelli di business finanziariamente sostenibili.

La combinazione di questi sviluppi ha reso l'esplorazione della Luna finanziariamente interessante e quindi potenzialmente sostenibile. Questo spiega perché in molti Paesi, sia i governi che le aziende hanno in programma di andare sulla Luna, per ampliare le conoscenze scientifiche e valutare fino a che punto le risorse naturali presenti sul nostro satellite possano generare nuova ricchezza per l'umanità.

Accanto alle ragioni concrete sopra indicate, c'è la spinta umana verso l'esplorazione. Da quando ha mosso i primi passi in Africa, l'umanità ha sempre esplorato per migliorare le proprie condizioni. Ciò è probabilmente connaturale alla nostra identità umana. Ora, come disse Konstantin Tsiolkoswki all'inizio del XX secolo, "la Terra è la culla dell'umanità, ma non si può rimanere nella culla per sempre". La Luna è lì per aiutarci a spingerci al di fuori della Terra. Senza la Luna, sarebbe stato molto più difficile avviare l'esplorazione umana dello spazio. L'esplorazione e l'insediamento sulla Luna sono il primo passo per rendere l'umanità una “specie multi planetaria”. Esploriamo per ampliare le nostre conoscenze, e questo ci dà l'ispirazione per guardare positivamente al futuro piuttosto che essere ripiegati sui nostri problemi quotidiani. Inoltre, l’esplorazione della Luna potrà aiutare l'umanità a cooperare su scala globale e a costruire una società più giusta e più inclusiva, imparando dalla storia.

Tuttavia, una domanda importante ha ancora bisogno di una risposta: come possiamo andare sulla Luna in modo coordinato?

Questo è un ostacolo impegnativo come lo è qualsiasi problema ingegneristico o tecnologico da risolvere. Abbiamo bisogno di coordinare in qualche modo programmi e piani aziendali già esistenti; dobbiamo definire architetture aperte a tutti gli stakeholders, che includano gli interessi governativi, aziendali, scientifici e pubblici. La risposta potrebbe ben essere il Moon Village, una concezione condivisa della Luna come destinazione per molteplici utenti e per diverse missioni, per obiettivi di natura scientifica, per l’utilizzo delle risorse, per una presenza umana stabile, e per molto altro. Il Moon Village non sarà una "ISS sulla Luna": è concepito come il risultato di tutti gli sforzi - privati, governativi e di altro tipo - volti ad esplorare e utilizzare la Luna in modo sostenibile.

Moon Village
Una visione artistica del futuro Moon Village.

Dunque è necessario essere più precisi su come procedere per realizzare questo interessante progetto. La organizzazione non governativa (ONG) Moon Village Association (MVA), con sede a Vienna, è stata recentemente creata proprio per favorire la realizzazione del Moon Village. Il suo obiettivo è la creazione di un forum informale globale per i governi, l'industria, il mondo accademico e il pubblico interessato allo sviluppo del Moon Village, un forum che favorisca collegamenti permanenti tra tutti i soggetti interessati. L'Associazione promuoverà la cooperazione per i programmi globali - esistenti o pianificati – per l’esplorazione della Luna, siano essi iniziative pubbliche o private.

L'utilizzo della Luna è un obiettivo a medio-lungo termine per l'umanità e richiederà il coinvolgimento del maggior numero possibile di Paesi. Questo è il motivo per cui la MVA sta coinvolgendo individui e organizzazioni appartenenti alla società comune, così come i tradizionali protagonisti delle missioni aerospaziali. Colmare il divario tra i programmi spaziali e i cittadini, tra i paesi in via di sviluppo e i paesi sviluppati sono obiettivi chiave della MVA. L'Associazione offrirà la possibilità agli attori "non tradizionali" di fornire preziosi input per l'implementazione del Moon Village.

I privati cittadini, così come le industrie, le agenzie spaziali, le università, i centri di ricerca e altri hanno bisogno di una piattaforma comune dove scambiare idee e creare nuove connessioni su scala globale. La MVA sta costruendo questa piattaforma con una presenza globale di networks regionali. Alcune reti sono già state create in Cina, Europa, Africa, India, Cipro e America Latina; ne seguiranno altre. Queste reti locali stanno organizzando eventi di sensibilizzazione per coinvolgere gli stakeholders locali, ottenere il loro sostegno e dare loro l'opportunità di partecipare al Moon Village.

I partecipanti alla MVA svolgeranno un ruolo importante nel raggiungimento dell'unico obiettivo comune di espandere la presenza umana in modo permanente oltre la Terra. In particolare, il settore pubblico è uno dei principali stakeholder e dovrebbe svolgere un ruolo attivo nella definizione di Villaggio lunare, poiché vi è la necessità di coinvolgere tutte le possibili competenze e idee, dall'etica e spiritualità, all'ingegneria e molto altro ancora.

La creazione del Moon Village sta implicando diverse sfide e opportunità. Alcune delle sfide sono legate alla soluzione di problemi etici quali il diritto di utilizzare le risorse spaziali per scopi commerciali, le regole per condividere i benefici di tali risorse con l'intera umanità, i diritti dei futuri residenti sulla Luna. Molte attività sono in corso per affrontare tali questioni. Tra queste la creazione di un codice di condotta internazionale che regolerà l'accesso e l'uso delle risorse spaziali. Mentre l'area della legge spaziale è in rapida espansione, l'etica spaziale deve recuperare il ritardo per garantire che le interazioni umane nello spazio siano sicure, eque e vantaggiose per tutta l'umanità.

Anche la dimensione spirituale ed etica è una componente importante della creazione del Moon Village dal momento che la presenza umana ne è parte integrante. È necessario sviluppare un approccio olistico che tenga in considerazione le diverse discipline e le diverse esigenze umane, questione che richiede l'attenzione degli studiosi di tutto il mondo. Alcuni corsi specifici devono essere istituiti con lo scopo di sviluppare la sensibilità  per i temi descritti, per formulare proposte concrete e per informare la società sulla grande opportunità che il Moon Village offrirà.

I tempi sono maturi per concentrarsi sulla prossima tappa dell'umanità nello spazio: la Luna. Sta per nascere un nuovo mondo. Non è mai stato così importante procedere in modo coordinato per impegnare tutte le risorse umane e tecniche disponibili a beneficio dell'umanità; l'emergente attenzione globale su un Villaggio lunare è il modo ideale per realizzare pacificamente questo progetto.