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Galileo Observed: Science and the Politics of Belief

Mariano Artigas, William R. Shea

cience History Publications,
Sagamore Beach (MA) 2006
pp. 212
Anno di edizione originale: 2003
ISBN: 9780881353563

Gli stessi Autori che nel 2003 hanno pubblicato Galileo in Rome: the Rise and Fall of a Troublesome Genius, affrontano nuovamente, in questo volume, la vicenda galileiana. Scopo del lavoro è presentare una ricostruzione obiettiva degli avvenimenti, dal momento che l’oggettività storica è stata non di rado compromessa da pregiudizi e da una conoscenza approssimativa dei fatti. La gamma di argomentazioni proposte dagli Autori è molto ampia. Nei primi due capitoli vengono rispettivamente affrontate due posizioni quasi del tutto opposte tra loro. La prima è quella di John William Draper e Andrew Jackson White che hanno visto nelle vicende di Galileo una situazione emblematica all’interno di una più generale opposizione storica tra scienza e fede. La seconda è quella sostenuta da Arthur Koestler che ha indicato la ragione della condanna di Galilei nello scontro tra due caratteri spigolosi, come quelli dello stesso Galilei e di Urbano VIII. Il terzo capitolo è stato dedicato, invece, ad uno dei massimi esempi di interpretazione personale, e in certo modo ideologica, della vicenda, cioè la Vita di Galilei di Bertold Brecht. Nel prosieguo del libro, gli Autori cercano di individuare e contestare alcuni diffusi (ed errati) luoghi comuni, in parte già trattati nei capitoli precedenti, tra i quali: la presunta tortura alla quale sarebbe stato sottoposto lo scienziato pisano, l’infondata opinione che attribuisce una decisiva influenza dei Gesuiti sulla condanna del 1633, l’esattezza scientifica del modello copernicano, l’accostamento tra la figura di Giordano Bruno e quella dello stesso Galilei. Tra le questioni discusse, quella di carattere più specialistico può essere individuata nel cap. 8 (Galileo Heretic, pp. 165-180), nel quale Shea e Artigas respingono la tesi di Pietro Redondi, secondo la quale il vero motivo della condanna di Galilei non risiederebbe nell’aver sostenuto la teoria copernicana ma nell’aver aderito alla filosofia atomistica, ritenuta contraria al dogma della transustanziazione. La replica degli Autori è fondata su una serie di puntuali considerazioni storiche e su un attento studio della documentazione esistente negli Archivi Vaticani. Gli Autori sono riusciti nel difficile compito di riassumere gli elementi principali del caso Galileo in un lavoro che riesce a soddisfare le esigenze del lettore specialista ma anche di un pubblico più vasto.