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The Territories of Science and Religion

Peter Harrison

University of Chicago Press,
Chicago 2015
pp. 300
Anno di edizione originale: 2015
ISBN: 9780226184487

Le Gifford Lectures si tengono annualmente dal 1888 ad Edimburgo e sono nate per volere di Adam Lord Gifford per promuovere lo studio della Teologia naturale. L’opera presentata è una pubblicazione della Lecture tenuta nel 2011 da Peter Harrison, storico e direttore dell’Insitute for Advanced Studies in the Humanities dell’Università di Queensland in Australia. Harrison è stato professore di Science and Religion all’Università di Oxford. In questa opera, che ha vinto nel 2015 l’Aldersgate Prize, affronta il problema della definizione dei termini “scienza” e “religione”, questione fondamentale per riflettere su come tali discipline interagiscano tra loro.

Il libro si articola in sei capitoli: 1.The Territories of Science and Religion; 2. The Cosmos and the Religious Quest; 3. Signs and Causes; 4. Science and the Origins of “Religion”;5. Utility and Progress; 6. Professing Science. La sua analisi parte dalla descrizione di ciò che comunemente riteniamo di conoscere sulle due categorie, definitesi durante gli ultimi tre secoli. Harrison traccia quindi la storia dei termini “scienza” e “religione” in parallelo, mettendo in luce i confini e le relazioni poco conosciute tra le due discipline e mostrando come esse, da sempre, si influenzino reciprocamente. L’A. fa notare come le due accezioni non siano statiche nel tempo. Nel Medioevo, la scientia era intesa come una delle virtù intellettuali. Il termine plurale (scientiae) promuoveva lo sviluppo della perfezione intellettuale. Nel Diciassettesimo secolo inizia il processo che porterà ad un mutamento concettuale del termine “scienza”, essa si riferirà non più a qualità personali ma a un metodo della conoscenza. Questa reificazione della virtù della scientia avviene in parallelo con la riconcettualizzazione della virtù morale della religio, intesa anch’essa non più come qualità personale ma come sistema di credenze e pratiche.  La moderna oggettivizzazione di queste due virtù è precondizione per la relazione moderna tra scienza e religione, distintiva della modernità Occidentale. Recuperando i nessi storici tra le due categorie concettuali è possibile analizzare i legami esistenti e mettere in luce come dal dialogo tra scienza e religione sia nato (e possa nascere anche oggi) un arricchimento per entrambe.