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Le scienze e la pienezza della razionalità

Alberto Strumia

Cantagalli,
Siena 2003
pp. 181
Anno di edizione originale: 2003
ISBN: 8882721493

Questo saggio, conciso ma ricco di contenuti (pp. 180), raccoglie le lezioni di un corso divulgativo sulla razionalità scientifica tenuto all’Istituto Veritatis Splendor di Bologna. Può considerarsi un utile complemento alla precedente Introduzione alla filosofia delle scienze (1992). Suoi destinatari, dunque, sono lettori di cultura universitaria, anche se non necessariamente all’interno di un curriculum filosofico. Dell’A. si coglie il desiderio di chiarire, nel modo didatticamente più efficace possibile, i problemi della metodologia scientifica, il rapporto fra scienza e verità, la portata delle nuove epistemologie, in modo particolare l’impatto con i fondamenti stessi del conoscere. Dopo un’Introduzione ed un commento aggiornato al discorso tenuto nel 1980 a Colonia da Giovanni Paolo II sul rapporto fra fede e ragione (analisi che completa quella offerta nel precedente volume L’uomo e la scienza nel magistero di Giovanni Paolo II ( 1987)) il saggio presenta i seguenti capitoli: Terminologia e mutamenti nelle concezioni della scienza – Aspetti della riflessione epistemologica del XX secolo – Il rapporto fra scienza e verità – Il problema dei fondamenti della matematica – L’emergenza della complessità: il tutto e le parti. Lo spirito che anima questo veloce percorso attraverso le vie della razionalità è quello di mettersi alla “scuola di metodo” dell’enciclica Fides et ratio, nell’intento di riapprendere il modo sano di pensare (ratio) in vista di un modo sano del credere (fides). Tale compito implica però un confronto col pensiero scientifico, la valutazione del cammino che esso ha compiuto e le istanze che oggi manifesta, in un momento in cui sul terreno delle scienze emergono le domande decisive sui loro fondamenti. «Se nei primi secoli cristiani – si chiede l’A. – il lavoro culturale che i credenti si trovarono a compiere fu quello di confrontarsi con la filosofia greca e il diritto romano, che si presentavano come modelli di razionalità teorica e pratica, oggi non è forse quello scientifico il modello con il quale fare i conti, su un piano oggettivo?» (p. 5). L’A., da tempo attento ai rapporti fra fede cristiana e razionalità scientifica, si propone con questo libro di compiere un ulteriore passo in questa difficile, ma quanto mai stimolante direzione.